Granita e grattachecca romana: scopriamo le origini 

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26.06.202326.06.2023

La granita, buona, fresca e leggera, è un dessert unico e inimitabile che ci rende famosi nel mondo, soprattutto la siciliana.


Cosa c'è di meglio di una gustosa e rinfrescante granita in una calda giornata d'estate? La possiamo fare a casa o prenderla al bar gustandoci tutte le varianti

Il rito della granita in effetti è tutt’oggi, vissuto dai siciliani come un momento di comunione e di relazioni sociali.

 

Le sue origini sono davvero siciliane e da quando si parla di granita?
Le sue origini risalgono agli arabi e al loro Sharbat, una bevanda ghiacciata al sapore di frutta e rose, a cui i Siciliani unirono la neve che, in estate, veniva conservata nelle niviere, antesignane delle moderne celle frigorifere.
Inizialmente i gusti prevedevano solo fragola, limone e arancia, ma dall’XVII secolo in poi arrivarono anche la mandorla, il pistacchio, il cioccolato, i gelsi, il caffè e tanti altri, in una sperimentazione costante che continua naturalmente ancora oggi.

 

Fin dal Medioevo, in Sicilia esisteva la professione dei “nivaroli”, cioè quegli uomini che d’inverno si occupavano di raccogliere la neve sull’Etna, sui monti Peloritani, Iblei o Nebrodi, e tutto l’anno, si occupavano di conservare la neve nelle “neviere”, preservandola dal calore estivo, per poi, come nel caso dei “nivaroli dell’Etna”, trasportarla sino in riva al mare nei mesi di maggiore arsura.
La neve veniva letteralmente grattugiata per essere trasformata in piccoli cristalli di ghiaccio.
Ancora oggi, su alcuni monti, si possono trovare le buche usate per la conservazione del ghiaccio, rifinite con mattoncini o pietra.

 

Questo metodo antico, che sopravvive ancora oggi nella preparazione della “grattachecca” romana, era diffuso fino al primo Novecento con il nome di “rattata” (grattata).
Durante il XVI secolo, la ricetta dello “sharbat” venne di gran lunga migliorata scoprendo di poter usare la neve, mista a sale marino, come espediente per refrigerare.
La neve raccolta passò così da ingrediente a refrigerante.

Oggi la granita siciliana è caratterizzata da un inconfondibile impasto cremoso, privo di aria e ricco di sapore che, grazie alle sue peculiari caratteristiche ormai apprezzate in tutto il mondo.

 

Tornando a noi, se vogliamo prepararci comodamente a casa una buona e rinfrescante granita cosa dobbiamo fare?
Per la preparazione di una granita non servono molti ingredienti, spesso nemmeno la gelatiera.
Tutto quello che dobbiamo accertarci di avere in casa è del ghiaccio, un mixer, della frutta o altri aromi naturali.

 

4 cucchiai di zucchero (meglio se zucchero di canna), 200 ml di acqua, 100 ml di sciroppo di menta e possiamo preparare un grande classico.

 

granita

 

Ecco i passaggi per la preparazione

Per prima cosa, fate bollire l’acqua, aggiungete lo zucchero e mescolate fino al suo completo scioglimento, lasciando raffreddare poi il composto.
Una volta freddo, unite alla miscela lo sciroppo di menta mescolando bene.

 

Riponete il tutto in freezer, in appositi stampini da ghiaccio.

Una volta surgelati, andranno estratti e frullati, per trasformarsi in una gustosa granita.

 

Un altro grande classico è la granita al limone: 500 ml di acqua, 500 ml di succo filtrato di limoni, 250 g di zucchero.
Il procedimento è poi il medesimo.

 

Ovviamente a casa possiamo anche preparare la grattachecca: ma di cosa si tratta?
La grattachecca altro non è che la granita di Roma.
La sua preparazione differisce molto dalla granita siciliana.

 

La grattachecca è tipica dei chioschi sul lungotevere, dove nasce come cibo da strada agli inizi del Novecento, e da allora viene preparata come una volta: un unico grosso blocco di ghiaccio viene raschiato attraverso una pialla e al ghiaccio triturato ottenuto viene aggiunto uno sciroppo a piacimento oppure una spremuta fresca di frutta.
Il nome è esemplificativo della preparazione: deriva infatti dal verbo “grattare” e da “checca”, termine che in gergo romano veniva utilizzato per identificare un grosso blocco di ghiaccio, utilizzato un tempo per refrigerare e conservare gli alimenti.

 

È chiaro quindi che granita e grattachecca non siano la stessa cosa: la grattachecca è formata da ghiaccio e aromi, mentre la granita è zucchero, acqua e frutta lavorati a bassissima temperatura per ottenere un composto denso.

 

Volete farla a casa?
Tritate dei cubetti di ghiaccio e aggiungete dei pezzetti tritati di frutta fresca.

 

Scopri altre curiosità sul cibo e tanto altro nella rubrica "Parliamo di".

 

Le informazioni contenute in questo articolo hanno il solo scopo informativo.

 

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