Uva: dalla tavola al vino, un frutto ricco di tradizione 

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04.09.202304.09.2023

L'uva è dolcissima, succosa, fresca, zuccherina, presente sulle nostre tavole già seimila anni


Dolcissima, succosa, fresca, zuccherina, presente sulle nostre tavole già seimila anni fa, l'uva, ormai quasi di stagione, è un frutto ottimo da mangiare al naturale, come succo, trasformato in vino ed essiccato.

 

E' ancora oggi simbolo di ricchezza, salute e di prosperità, è un frutto che accompagna l'uomo quasi da sempre.

 

Pare infatti che sia in Italia che in Francia, siano stati ritrovati dei semi carbonizzati di uva risalenti al Mesolitico (7.000 a.C.).
Gli storici ci spiegano che questo frutto è stato portato in Europa verso il 600 a.C. dai Fenici e successivamente che è arrivato in Italia tramite i Romani.

 

E' errato però pensare che il suo primo utilizzo sia stato quello del suo consumo al naturale, come qualsiasi altro frutto.

 

Inizialmente l'uva veniva più che altro utilizzata come curativo: si sfruttavano le sue proprietà diuretiche e lassative.
Solo in un secondo momento si incominciò ad utilizzarla per preparare una sorta di vino.

 

Fu poi verso la fine del XVII secolo che i nobili la apprezzarono anche come frutto vero e proprio da consumare nell'arco della giornata.

 

E' un frutto ricco di storia e significati.
Pensiamo per esempio al culto di Bacco, dio del vino, della vendemmia e del divertimento che incominciò a diventare importante nella penisola Italica nel II secolo a.C.
Il dio greco Dioniso, che secondo i Greci, portò loro la prima vite, era per la maggior parte delle volte raffigurato con in mano un grappolo d’uva o un bicchiere di vino.

Anche gli antichi geroglifici egizi raffigurano l’uva.

 

La sua coltivazione domestica è iniziata circa 8000 anni fa nel Vicino Oriente e da qui oltre a deliziarci con la sua dolcezza ha anche ispirato numerosi artisti del passato.
Pensiamo alla scultura marmorea Il Bacco di Michelangelo Buonarroti del 1496-1497, conservata nel Museo Nazionale del Bargello a Firenze.
In questo caso il Michelangelo considera la simbologia dell’uva come metafora di vita.

 

Molte sono le rappresentazioni figurative specialmente nell’arte romana a Pompei con nature morte.
Da ricordare è l’opera del 1700 dal titolo Uve di Bartolomeo Bimbi, un singolare campionario di grappoli d’uva che riproduce con estrema precisione le principali varietà di uva prodotte nel granducato di Toscana.

 

Sta di fatto che ancora ai nostri giorni è un frutto molto amato e usato in tutte le sue declinazioni possibili.
I prodotti della vigna infatti comprendono uva da tavola, uva disidratata o uva passa, vino, succo d’uva, mosto concentrato, distillati, foglie e aceto.

 

Gli antichi avevano assolutamente ragione ad utilizzarla come curativo, in quanto in effetti, molte sono le sue proprietà benefiche.
Gli acini sono conosciuti per l’effetto utile sulla pelle, grazie a proprietà rivitalizzanti, efficaci anche in caso di herpes.
La buccia dell’uva, specialmente quella nera, contiene notevoli quantità di polifenoli, dalle note proprietà antiossidanti.
Questo frutto aiuta in caso di stitichezza e di problemi connessi alla circolazione venosa.

 

Contiene poi zuccheri semplici perciò facilmente digeribili, oligoelementi, è ricca di sali minerali, come zinco, potassio, magnesio, ferro e vitamine del gruppo B, A e C.
Può essere consumata da tutti, a eccezione delle persone diabetiche per l’elevato contenuto di zuccheri e con moderazione da soggetti affetti da colite.

 

Sul mercato possiamo trovare diversi tipi di uva: ricordiamone alcuni.
Autumn Royal, ovvero l'uva senza semi, da tavola con buccia violacea, caratterizzata da un sapore particolarmente dolce.
Apulia Rose Seedless è un’uva senza semi pugliese ottenuta con metodi di incrocio naturali di varietà di uva.
Baresana: da tavola bianca è tipicamente pugliese e in passato veniva usata per fare il vincotto, con cui si preparavano le cartellate, dolce natalizio tipico della Puglia.
Cardinal, o Black Cardinal: americana, arrivata in Europa solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, creata nel 1939 incrociando due varietà di uva. Oggi viene coltivata anche in Puglia, nelle campagne della provincia di Bari.
Crimson: rossa, senza semi e molto famosa, è arrivata dalla California dopo essere stata sottoposta a vari tipi di coltivazione. Ha una polpa molto succosa e croccante, ed è una delle più richieste in Puglia.
Fragola: si coltiva soprattutto in piccoli vigneti, per il consumo quotidiano. Ha un sapore molto dolce, che ricorda quello delle fragole.
Italia, praticamente un cavallo di battaglia della Puglia. Per anni la più richiesta e la più amata, è aromatica e ha acini molto grossi.
Red globe: dolce e croccante prodotta in Puglia, caratterizzata da acini scuri e spesso molto grossi. Il sapore neutro l’ha resa molto nota e apprezzata anche fuori dall’Italia.
Regina: una delle varietà di uva da tavola più antiche (sembra che sia stata introdotta dagli antichi romani), è attualmente coltivata in Puglia e in Sicilia ed è tra le più conosciute.
Vittoria: da tavola, particolarmente diffusa nel Sud Italia. Gli acini possono avere grandi dimensioni e hanno una polpa molto succosa.

 

Bisogna poi saper distinguere l'uva da tavola con l'uva da vino.
L’uva da vino non viene quasi mai usata per preparazioni gastronomiche per la particolarità del gusto, l'alto grado di acidità e di succosità della polpa, e soprattutto nella quantità di zucchero contenuta negli acini.

 

Le principali varietà di uva da vino sono Falanghina, Greco di Tufo, Chardonnay, Malvasia, Sauvigon, Brunello, Sangiovese, Montepulciano.

 

Come abbiamo detto l'uva la si consuma al naturale ma si possono preparare anche numerose confetture, interessanti gelatine, torte e focacce dolci.

 

Si può utilizzare in abbinamento alle carni: ottime le salsicce all'uva o qualsiasi tipo di carne rossa.

 

Se dovete scegliere un'erba aromatica in abbinamento, optate per il rosmarino e se amate i taglieri di formaggi e salumi, ricordatevi sempre di aggiungere qualche chicco d'uva rossa e bianca per rinfrescare il palato.

 

Trova altre informazioni sul cibo e tanto altro nella nostra rubrica "Parliamo di".

 

Le informazioni contenute in questo articolo hanno il solo scopo informativo.

 

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