Carote: le curiosità che forse non conosci e qualcosa di più! 

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06.05.202406.05.2024

Dai loro colori, diversi dall’arancione, poco conosciuti, alle loro proprietà. Scopriamo di più sulle carote


Forse non sai che la carota, così come siamo abituati ad assaporarla, non è in realtà quella che i nostri antenati utilizzavano.

Questo ortaggio, infatti, è conosciuto e utilizzato dall'uomo da moltissimo tempo, ma all'inizio, il suo sapore era ben diverso da quello che conosciamo oggi: era piccante e pungente, tanto che le carote erano più che altro utilizzate per le loro virtù medicinali.

 

La patria originaria delle carote sembra essere l'Afghanistan.
Pare, infatti, che le prime coltivazioni derivino proprio da qui, intorno al IX secolo, ma in poco tempo (cento anni) si sono diffuse nei Paesi limitrofi come il Medio Oriente e il Nord Africa.
Il colore originario delle carote afghane era per lo più tra il porpora e il viola, ne esistevano però anche di rosse, nere e gialle!

 

Ma perché oggi se pensiamo alla carota, ci viene in mente il colore arancione?
Questo venne deciso a tavolino dai contadini olandesi, intorno ai secoli XVI e XVII, per omaggiare Guglielmo d'Orange, il capo degli olandesi che diede il via alla Guerra d'Indipendenza dei Paesi Bassi.

 

Grazie ad una serie di incroci di sementi, gli agricoltori olandesi, riuscirono a modificarne il colore verso l'arancione, non a caso, lo stesso che contraddistingue le nazionali sportive di questo Paese.

 

La nuova carota arancione si diffuse poi nel resto del mondo, riscuotendo molto successo, sia per il sapore, più dolce delle antenate violacee, sia per il colore, ritenuto più gradevole alla vista.
Ora la tipologia afghana non è quasi più usata, ma non è comunque estinta, infatti, alcuni agricoltori europei continuano a coltivarla in quanto ricca di sostante antiossidanti.
Anche in Italia, nei pressi di Polignano a Mare e Tiggiano, in Puglia, esistono ancora coltivazioni di carote viola!

 

Ma da cosa derivano i differenti colori delle carote?
Dai pigmenti contenuti in esse, come i carotenoidi, antociani, licopene e altri polifenoli, i quali conferiscono alle radici commestibili proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

 

In vendita, infatti, troviamo anche altri tipi di carote:
Bianche: dolci e delicate con una nota piccante.
Gialle: più grosse di quelle arancioni e dal sapore più delicato, ricche di luteina, una vitamina che protegge la macula degli occhi.
Rosse: croccanti e dolci, contano grandi quantità di licopene e luteina.
Viola o nere: meno dolci di quelle arancioni, prive del gusto amarognolo e ricche di sostante nutritive che favoriscono la circolazione e che combattono i radicali liberi.

 

Avete mai sentito parlare delle carote baby?
Hanno fatto da subito tendenza tanto da essere super apprezzate in tutto il mondo: non sono un'ulteriore tipologia di questo ortaggio, come molti credono.
Al contrario, le carote baby non sono altro che carote acerbe, colte troppo presto, o non esteticamente "commerciabili", che vengono "trasformate" in carotine.

 

Le carote baby che tutte mangiamo come snack, hanno preso piede in modo bizzarro: un giorno, il giovane agricoltore Mike Yurosek, stanco di buttare quantità ingenti di carote che potevano essere mangiate ma scartate solo perché brutte, iniziò a tagliarle e levigarle fino a farle assomigliare a piccole carote, esteticamente appetibili!

 

Le carote hanno i semi? Ve lo siete mai chiesto?
Ebbene si, questo ortaggio si riproduce da seme e qualcuno potrebbe trovarlo strano perché affettandole non vi è traccia!

 

Questo poiché non vanno cercati lì, la carota, infatti, è una radice, quindi, i semi sono da ritrovarsi nei frutti, i quali si sviluppano successivamente alla fioritura!

 

E quando le mangiamo? Meglio preferirle cotte o meglio crude?
Le carote crude sono molto piacevoli e apprezzate da sgranocchiare prima dei pasti, nei centrifugati o nelle insalate, ma il modo migliore per consumare le carote è dopo cottura soprattutto se si pensa al loro importante contenuto di beta carotene che viene assimilato dal nostro corpo soprattutto se la carota è stata cotta.

Se cotte, infatti, con un filo d'olio o di burro, in padella o al forno, questo pigmento aumenta notevolmente!

 

Ricordiamoci però che le carote crude non sono di certo da evitare, in quanto, in questo modo, anche se assimiliamo meno beta carotene, sfruttiamo maggiori quantità di vitamina C e di sali minerali!

 

Insomma, possiamo consumarle come più ci piace, l'importante è introdurle nella nostra dieta in quanto ottime alleate della salute.

 

Ultima cosa che forse non sai ancora riguarda le foglie.
Hai mai preparato un pesto di foglie di carote e mandorle?
E' perfetto per condire la pasta con tanto parmigiano e per accompagnare della carne, soprattutto rossa.

 

Curiosi di sapere altre curiosità sui cibi? Visitate la rubrica "In frigo".

 

Le informazioni contenute in questo articolo hanno il solo scopo informativo.

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