Cipolla: ne esistono tantissimi tipi. Vediamo le varietà più famose 

Forse non sai che esistono tanti tipi di cipolla: vediamo insieme quali sono le varietà più famose in Italia


Quando andiamo al supermercato o se siamo davanti ai banchi del mercato sicuramente ci sarà capitato di dover scegliere tra diversi tipi di cipolla.

 

Quelle bianche, quelle bionde, la rossa, quella di Tropea e forse qualche altra varietà ci avrà messo in crisi nella nostra scelta almeno una volta.

 

Già...questo perché esistono davvero tanti tipi di cipolla: ma quante varietà si contano almeno in Italia?

Ben 31 tipi di cipolle differenti sono le varietà che la natura, sul nostro territorio italiano ci offre durante tutto l'anno.

Scopriamole finalmente insieme.

 

Non possiamo non partire con una vera IGP, ovvero la cipolla rossa di Tropea.
Calabrese, IGP in provincia di Vibo Valentia e Cosenza, ha forma ovale, colore fucsia acceso e gusto dolcissimo.
La rossa di Tropea, vera protagonista del piatto che la ospita è ottima a crudo ma anche in composta e nella sfiziosissima torta alle cipolle caramellate.

 

Presidio Slow Food è la cipolla di Firenze, o meglio, la cipolla di Certaldo: dolce e viola in estate, rossa accesa e pungente in inverno, è particolarmente indicata per la zuppa di cipolle.

 

Proseguendo tra le eccellenze, ricordiamo la cipolla belendina di Andora: rossa, grossa, succosa e dolce, e un altro Presidio Slow Food coltivato sulla piana di Andora tra le provincie di Savona e Imperia.
Ha una caratteristica forma a fiasco e può arrivare a pesare oltre un chilo: sopra alla farinata ligure è eccellente.

 

A Lamezia Terme si trova una varietà molto antica dal sapore dolce e dalla consistenza croccante, altro presidio, altra sfumatura di rosso che sulla panzanella ci sta proprio bene.

 

cipolla

 

Sulla scia delle tonalità del rosso ecco un'altra ligure interessante: sferica e molto dolce viene coltivata nell’entroterra di Chiavari, Lavagna e Sestri Levante. Conosciuta anche come “cipolla di Zerli”, è molto apprezzata a crudo, sulla focaccia o nelle torte salate della cucina tipica ligure.

 

C'è poi la cipolla rossa genovese, quella di Acqauviva e quella di Bassano.
E, ancora, merita di essere ricordata, la cipolla rossa invernale di Firenze, particolarmente forte e pungente, perfetta se cotta in forno.

 

Andando verso le tonalità del giallo abbiamo una delle più famose, ovvero la cipolla di Cannara, provincia di Perugia, le cui sue prime testimonianze risalgono al Cinquecento: molto delicata e molto digeribile è perfetta sulla pizza.
Molto più chiara globosa, croccante e fragrante è la brunatese ideale per essere messa in conserva sott’olio o sott’aceto.

 

Tra le bianche abbiamo una IGP pugliese coltivata nella zona di Barletta, la margherita, che si distingue per forma piatta e precocità.
Ottima tra marzo e luglio, è croccante e molto succosa e per questo da gustare nelle insalate a crudo.

 

La bianca di Chioggia, tonda e croccante, la super protetta bianca di Fara Filiorum Petri, Presidio Slow Food.
A renderla pregiata non è solo la storia, ma anche il sapore dolce e aromatico: così buona che si apprezza da sola, alla brace o nella cipollata, lo stufato di cipolle, olio e acqua.

 

La cipolla di Castrofilippo, quella di Cureggio, la Sermide e quella di Banari.

 

La dorata di Parma che conosciamo tutti bene: regina dei soffritti.
La Suasa, quella di Alife, quella di Cavasso e della Val Cosa, e ancora la bruna di Montoro, la Vatolla e la ramata di Milano dalla forma allungata, le grosse dimensioni e sapore pungente: perfetta in pastella per le onion rings.

 

E la borrettana?
Piccola, piatta è quella da aperitivo, quella perfetta con il miele, quella delle "cipolline al forno".

 

Quella di Isernia e la Giarratana, bianca, grande e piatta, perfetta bollita e poi in insalata con uova e patate.

 

E ancora la Pignona, quella di Treschietto, di Adenzeno... le conoscevi tutte?

 

Altre curiosità sui cibi di stagione e tanto altro, le trovi nella rubrica "Prodotto del mese".

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