Da 0 a 30 giorni
Fin da subito dopo il parto, il neonato può stare nella stessa stanza della mamma 24 ore su 24 e può attaccarsi al seno materno ogni volta che lo desidera.
Allattare al seno a richiesta, in maniera esclusiva, è infatti tutto ciò di cui un bambino nei primi 6 mesi di vita ha bisogno.
Il latte materno contiene, in maniera completa e bilanciata, tutti i nutrienti e i liquidi necessari per ottenere una buona crescita e un sano sviluppo del bambino.
Se l'allattamento naturale non si è avviato per qualsiasi motivo, si ricorre ai latti artificiali, chiamati latti di formula. Nell'età neonatale verrà offerto un latte di partenza, un latte "1", da continuare fino ai 6 mesi di vita, in seguito si potranno somministrare le formule tipo "2" e "3".
Da 1 a 3 mesi
Nei primi tre mesi di vita l'alimentazione sarà esclusivamente a base di latte, materno o in formula. In questa epoca della vita il bambino non ha bisogno di altri alimenti né di integrare acqua o altre bevande.
Man mano che il bambino cresce comincia a bere più latte durante ogni poppata, per cui ha bisogno di nutrirsi meno spesso e dorme più a lungo la notte.
Da 4 a 7 mesi
Tutti i bambini nascono con un riflesso che fa loro spingere la lingua in fuori quando la bocca viene a contatto con qualcosa di solido, come un cucchiaino. Questo riflesso scompare gradualmente tra il quarto e il quinto mese di vita e, a circa sei mesi, è pronto per la prima pappa.
È bene iniziare con una pappa semisolida per abituarlo a un cibo non più liquido, somministrando gradualmente tutti i cibi, senza escluderne alcuni (pesce, uova, formaggi…) e tagliandoli sempre a pezzettini molto piccoli così che il bambino possa ingerirli senza rischi.
Se la mamma e il bambino lo desiderano, si può proseguire in parallelo con l'allattamento al seno.
Da 8 a 12 mesi
È importante ricordare che i bambini oltre i 6 mesi hanno necessità di integrare la dieta con cibi solidi oltre al latte materno. Intorno all’anno di vita, il latte materno da solo non fornisce più tutti i nutrienti di cui un bambino in crescita ha bisogno. Quindi i cibi solidi devono diventare una parte regolare della dieta.
Lo svezzamento, che è iniziato con l’introduzione di alimenti solidi o semi-solidi, ricchi di ferro e proteine, prosegue quindi con il progressivo abbandono dell'allattamento al seno e, verso l'anno di età, il bambino avrà iniziato a gustare un'ampia varietà di cibi solidi e imparato a bere da una tazza.
Nel frattempo, si sarà variato il menù: formaggio tagliato a cubetti piccoli, carne ben cotta e sminuzzata, verdure cotte (carote, patate, zucchine, bietole, spinaci…) ma anche yogurt, ricotta, frutta, dolce di frutta.
Per evitare il rischio di soffocamento, bisogna assicurarsi che tutto ciò che venga dato al bambino sia morbido, facile da ingoiare e tagliato in piccoli pezzi.
Bisogna ricordare che il bambino di questa età ha bisogno di un adeguato periodo di tempo per abituarsi a bere dalle tazze e mangiare con il cucchiaio: è infatti necessaria molta pazienza mentre il piccolo inizia ad esplorare il mondo del cibo.
Inizia a sperimentare cibi diversi e sapori particolari, a giocare col cibo e a mangiare da solo, ad acquisire nutrienti indispensabili. Il ruolo dei genitori in questa fase è accompagnarlo verso una vera e propria emancipazione e scoperta del mondo, tenendo sempre a mente che ogni bambino è unico e ha i propri tempi.
È importante che il bambino si abitui mangiare stando seduto, a prendere il cibo dal cucchiaio, riposare tra un boccone e l'altro e fermarsi quando è pieno. Le prime esperienze aiutano il bambino ad acquisire buone abitudini alimentari per tutta la vita.
Per avere più informazioni su questo argomento vai su Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.



